Aggiornato il file OPML della blogoclasse: 30 marzo 2010 @ 22:05
Updates from Andreas Attiva/disattiva nidificazione dei commenti | Scorciatoie da tastiera
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Andreas
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Andreas
Ok Giulia, concordo:
What our country showed two days ago (March 25th) is the demonstration that the web, as a space of freedom and information, has nothing to share with television.
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zuli
I’m glad you agree… I hope everyone will realize that
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iamarf
by the way, I enjoy the idea of writing in english
there is no choice: it is crucial to be confident with this language nowadays …
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Andreas
Come talvolta succede, il post che stavo scrivendo qui sul Daily m’è scappato di mano ed è finito sul blog. Comunque l’esperienza di Monica sarebbe innovativa anche in paesi molto più dinamici …
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Andreas
Condivido completamente la riflessione di Giuseppe su quali siano le possibilità di diffusione del pensiero oggi …
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Andreas
Ma guarda te che combinazione. Pubblico il post sul seminario Doors, con l’idea di cercare porte verso orizzonti diversi, più ampi, certamente influenzato dalla lunga frequentazione e passione per musica e messaggio dei Doors … poi vado a dare un’occhiata in Google Reader e che ti trovo? Lorenzo che ha appena scritto un post con un pezzo dei Doors!
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Lorenzo
coincidenza interessante! =)
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Andreas
Le sorprese non finiscono mai, quest’anno abbiamo anche le lezioni di canto! Ci metterai qualche file audio, Alessia?
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Andreas
Divertente questa cosa che dice Simone dopo aver letto l’articolo su internet … è divertente per me perché mi offre la prospettiva di un nativo digitale, è banale ma non ci avevo pensato …
queste sono cose che può dire un 54enne che con questa nuova immensa rete non c’è nato …-
Simone Pinti
un nativo digitale, che al di là della conoscenza che può avere del periodo non digitale, è sempre un nativo digitale… come un chitarrista hard rock che ascolta e suona il blues degli anni’30…di certo saprà suonare il blues ma di certo non trasmetterà il lamento dei neri, schiavi nei campi di cotone..
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iamarf
però … bella questa immagine …
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Andreas
Enrico teme che a causa di internet spariscano giornali e libri.
Le nuove tecnologie migliorano la propagazione delle idee, facilitandone la proliferazione. La scrittura è andata oltre la trasmissione orale, la stampa è andata oltre la scrittura, internet va oltre la scrittura. Niente può inibire la voglia di diffondersi delle idee.
Poi, io provo diletto a scrivere a mano una lettera ad un amico. Nessuno mi impedisce di provare questo piacere. Spero soprattutto di scrivere cose buone per il mio amico, il fatto che le scriva con penna e inchiostro è un fatto superficiale, per quanto un piacere che faccio certamente bene a concedermi.
Adoro leggere libri. Sono circondato da libri, anche se vi proliferano gli acari che mi peggiorano l’asma. Li amo per gli stessi motivi che descrive Enrico. Credo che dureranno ancora a lungo perché sono molto comodi e talvolta belli ma non dureranno all’infinito. Forse chi era abituato alle tavolette cerate ha detestato i primi papiri …
La cosa importante è che esistano modi appropriati per lasciar circolare le idee e che le menti siano aperte per riceverle e renderle.
Anche quello del giornale può essere un piacere, però è un piacere assai rovinato dal giornalismo fazioso e servo del potere (qualsiasi potere), come Enrico stesso rivela nell’altro suo interessane post sul Giornalismo italiano. Tornare a casa con un giornale può essere un piacere ma dover tornare con un pacco di giornali perché uno solo non basta per capire cosa stia succedendo diventa un lavoro, o una sgradevole schiavitù. Allora meglio internet che mi consente di svolazzare con minor spreco da una voce all’altra.
È sempre stato così il giornalismo? Anche lasciando perdere l’Italia, che fa poco testo, la domanda è lecita. Come ho ricordato in un post precedente già Balzac aveva dei dubbi …
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VerO
Partendo dal fatto che secondo me internet è un “mare di roba nuova e sconfinata” di cui prima non immaginavo neanche l’esistenza (vedi per esempio i Feed RSS, gli aggregatori, i Fogli di lavoro…), il primo vantaggio che ho riscontrato in questo mio piccolo “viaggio” è di essere io stessa padrona di decidere dove andare, cosa guardare, quali informazioni selezionare. Con uno, due, tre giornali non può esserlo, siamo schiavi della censura. Una cosa che mi piace del web è che non ci sono i confini della carta, e puoi viaggiare comodamente dal divano di casa tua a qualsiasi ora della tua giornata. Il tutto in tre secondi e mezzo.
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Andreas
Il mercoledì 31 marzo alle 10:30 faremo un seminario dove parleremo anche della Medicina del sorriso di Giovanna.
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